martedì 3 maggio 2011

CONTRO LA PACE SOCIALE RILANCIAMO LA LOTTA DI CLASSE!


Il governo Berlusconi-Bossi conduce da anni la “guerra statale” contro i lavoratori italiani ed immigrati, per salvare a qualunque costo i profitti e le rendite delle bande di potere finanziario-industriali marce e reazionarie.

Con il 2011, la “guerra statale interna” si è sviluppata nell’aggressione militare esterna, per ora alla Libia, cui l’imperialismo italiano partecipa per salvaguardare i propri interessi strategici contro i rivali europei e per soffocare – tutti insieme – le insurrezioni che infiammano il Mediterraneo.

In questi ultimi anni, i lavoratori, italiani ed immigrati, i ragazzi e le ragazze nelle scuole ed università, hanno reagito alla “guerra statale” organizzando proteste, scioperi, manifestazioni, occupazioni, che sono stati momenti di ”guerra sociale” contro i provvedimenti antiproletari e antigiovanili del potere, senza tuttavia riuscire a dare a questo movimento una prospettiva anticapitalistica ed antistatale.

E’ di questa prospettiva politica, di classe e rivoluzionaria, che c’è bisogno.

Quattro anni di devastante crisi capitalistica hanno mostrato ovunque i tratti distruttivi ed orribili del sistema capitalistico e del potere borghese: dai “disastri ambientali” alle guerre sanguinarie; dalla rapina brutale delle masse impoverite al razzismo più schifoso.

Ed altro di peggio deve ancora venire. E’ illusorio pensare di poter “far pagare la crisi ai padroni” ed è impossibile difendersi dagli effetti della crisi capitalistica, senza lottare per rovesciare questo sistema e per creare il potere dei lavoratori.


Oggi più che mai le avanguardie di lotta dei lavoratori, degli immigrati, dei giovani e delle donne, devono concentrare ogni energia per costruire l’organizzazione permanente di lotta del proletariato, il partito rivoluzionario, rompendo con le organizzazioni riformiste che hanno contribuito rovinosamente, in questi anni, alla rinuncia alla lotta, in nome di inesistenti “interessi nazionali”.


-Procedere alla più vasta organizzazione di massa dei lavoratori, costituendo gli organismi autonomi di lotta, il fronte proletario, il sindacato di classe, per esigere: l’aumento dello stipendio e la riduzione dell’orario di lavoro; lo stipendio minimo garantito di € 1.000,00 mensili intassabili per disoccupati, semi-occupati, sottopagati, per respingere i ricatti antisciopero di padroni e governo, per proteggere la dignità e la salute.

-Abolire i CIE. Bloccare i rimpatri. Libertà di movimento per tutti i proletari che entrano in Italia e in Europa.


-Fuori l’esercito italiano e tutti gli eserciti imperialisti dalla Libia, dal Nord Africa, e dal Medio Oriente. Pieno sostegno ai lavoratori nord africani e della Siria insorti contro le loro borghesie.

CORTEO UNITARIO CON CONCENTRAMENTO A PIAZZA DANTE ORE 9,00

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martedì 12 aprile 2011

Contro le bombe umanitarie dei padroni del mondo

Con il popolo libico in lotta

In questi giorni le grandi potenze imperialiste hanno iniziato una nuova “guerra umanitaria”. Come già contro la Serbia, contro l’Iraq e l’Afghanistan l’ONU serve come foglia di fico per coprire i loro sporchi interessi, che in Libia si chiamano petrolio e gas. L’iniziativa è partita da Francia, Gran Bretagna e USA, che hanno visto l’occasione per impedire il predominio italiano sull’ex colonia, come già avevano fatto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L’Italia, governo e opposizione uniti, partecipa cinicamente all’aggressione contro il tiranno che fino a ieri i governi Prodi e Berlusconi hanno coccolato, riverito, lodato, coprendolo di denaro e armi – quelle stesse armi con cui ora cerca di sopprimere la rivolta – in cambio di petrolio, gas, commesse e repressione degli immigrati africani.
Come altre volte nella storia, l’imperialismo italiano salta sul carro del più forte, per essere invitato al banchetto.
Noi diciamo no all’intervento delle potenze imperialiste, perché esso non intende salvare, ma soffocare la rivolta in Libia!
L’insurrezione in Libia non si salva se al posto del tiranno sostenuto dalle potenze imperialiste si sostituisce un governo addomesticato, dalle stesse (o da altre) potenze imperialiste. L’insurrezione si salva se vengono mobilitate tutte le energie del proletariato, se a fianco dei lavoratori libici vengono armati anche i due e più milioni di lavoratori immigrati da Egitto e paesi arabi, dall’Asia e dall’Africa, che hanno costruito gran parte di ciò che esiste in Libia, ma sono tenuti in condizione di semischiavitù.
Il 17 marzo non abbiamo festeggiato il 150° dell’unità di un’Italia costruita sullo sfruttamento dei lavoratori a vantaggio di capitalisti e parassiti, che ha partecipato a due massacri mondiali e massacrato centinaia di migliaia di uomini e donne in Libia, Etiopia, Somalia, e che ancora oggi nega il lavoro a milioni di giovani e i diritti a centinaia di migliaia di immigrati.
Il 18 marzo era il 140° anniversario della Comune di Parigi, il primo governo operaio della storia.
La rivolta del popolo libico, così come quelle in Tunisia e in Egitto, per essere vincenti non si devono fermare a metà strada, ma devono impedire ai collaborazionisti locali, al servizio delle potenze imperialistiche, di riprendere il controllo della situazione. Perché possano sorgere nuove Comuni di Parigi nei paesi a giovane capitalismo e la rivoluzione dal Nordafrica possa propagarsi in tutti i continenti, e giungere finoai paesi di vecchio capitalismo!

Organizziamo una opposizione rivoluzionaria all’interventismo imperialista,
e la solidarietà con i proletari in rivolta!

Collettivo Red Militant

LA PALESTINA BRUCIA DI NUOVO!

Nuovi raid di Israele sulla striscia di Gaza: 18 civili morti.
INIZIA L'OPERAZIONE “ESTATE ROVENTE”

Dopo i 300 bambini palestinesi uccisi a Gaza da Israele nel 2008, l'esercito sionista torna a far vittime civili.

Contro lo sterminio del popolo palestinese!
INTIFADA!
Per il ritiro immediato di Israele dai territori che non gli appartengono!

Boicottiamo l'economia israeliana!

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Dall'Unione Europea 6 miliardi di € per le universita' del sud Italia La Gelmini se li scorda e li stiamo per perdere

L'UE, per rilanciare l'universita' e la ricerca del sud Italia, nel 2007 ha stanziato 6,2 mld di €.
Tale somma renderebbe l'universita' del sud piu' produttiva di quella del nord Italia (portando il PIL dallo 0,78% al 1,22%).
Ma, forse per avvantaggiare ancora l'universita' privata e quella delle regioni del nord, la Gelmini e Tremonti hanno dimenticato di questo dono e ora rischiamo di perdere quella che e' una rarissima possibilita' per rilanciare l'universita' del sud Italia.
MENTRE SIAMO COSTRETTI A SCAPPARE AL NORD O ALL'ESTERO PER LA QUALITA' SCADENTE DEI NOSTRI ATENEI E PER IL COSTANTE AUMENTO DELLE TASSE...LA GELMINI BUTTA VIA 6 MILIARDI... VERGOGNA!

RILANCIARE SUBITO L'UNIVERSITA' PUBBLICA E LA RICERCA!
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FERMIAMO LA GUERRA NEOCOLONIALE E IL RAZZISMO

L'INTERVENTO MILITARE IN LIBIA AGGRAVERA' LE SOFFERENZE DEL POPOLO LIBICO GIA' MARTORIATO DALLA REPRESSIONE DEL REGIME DI GHEDDAFI. NON SONO CREDIBILI L'INDIGNAZIONE E LA PREOCCUPAZIONE PER IL POPOLO LIBICO DEI GOVERNI CHE PARTECIPANO ALLA COALIZIONE, GLI STESSI CHE FINO A QUALCHE GIORNO FA' HANNO FATTO AFFARI CON GHEDDAFI E LO HANNO ARMATO.
Di fronte agli aerei e alle navi militari che stanno bombardando la Libia per "proteggere i civili", non ci si può che indignare ricordando come niente di tutto questo fu messo in campo mentre le forze armate israeliane bombardavano senza pietà la popolazione palestinese, rinchiusa nella gabbia di Gaza tra il 2008 e il 2009 (1.400 i morti, la metà civili inermi).IL VERO OBIETTIVO DELL'INTERVENTO SONO IL CONTROLLO DELLA REGIONE E LE SUE ENORMI RISORSE ENERGETICHE.
La Sicilia è la regione d’Italia maggiormente esposta alle ritorsioni e più direttamente coinvolta dalle scellerate scelte governative di guerra: le basi militari Usa, italiane e Nato di Trapani-Birgi, Sigonella, Augusta, Pantelleria e Niscemi stanno contribuendo ai bombardamenti. In particolare da Sigonella operano i cacciabombardieri USA, canadesi e danesi e i micidiali Global Hawks, aerei senza pilota, che decollano a pochi km dal terzo aeroporto italiano per traffico passeggeri (Catania-Fontanarossa). Sempre in Sicilia si sperimentano le nuove politiche segregazioniste del ministro Maroni: il Villaggio degli aranci (abbandonato dai militari Usa di stanza a Sigonella) a Mineo, è stato trasformato in un megacentro di “accoglienza” di 2000 richiedenti asilo, sradicati dai Cara del resto d’Italia, dove adesso vengono deportati anche parte dei migranti provenienti dalla Tunisia; intanto il governo, incapace di trasferire nel resto d’Italia poche migliaia di migranti giunti nei giorni scorsi a Lampedusa, volutamente esaspera la situazione fra isolani e migranti per sperimentare nuove guerre fra poveri.
La Sicilia non è zona di guerra, via le basi militari dalla nostra terra
Si all’accoglienza dei migranti ed alla smilitarizzazione
SOSTENIAMO IL DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO LIBICO

Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella, Arci, Cobas, Centro Popolare Experia, Giovani Comunisti, Officina Rebelde, Red Militant, Rete Antirazzista, Rete dei Comunisti, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Critica, USB, Open Mind, Città Felice

Parità scolastica e i miliardi alle scuole private

Da spacciatori di oppio dei popoli… a fornitori di servizio pubblico in veste privata
Nel decreto, ultima versione, sul federalismo fiscale, sarebbero confermate le esenzioni ICI per gli immobili di cui figura proprietaria la Santa Sede. Non solo le chiese come luoghi di culto, gli oratori e le scuole private, ma anche alberghi (fra cui non pochi ex-conventi tramutati in residenze a pagamento) e centri sportivi. Plauso delle gerarchie ecclesiastiche che così risparmieranno ogni anno circa un miliardo di euro in imposte.
Intanto, per quanto riguarda la scuola, tutti (sinistra, centro e destra nelle periodiche occupazioni delle poltrone governative) hanno da tempo riconosciuto “il valore e il carattere di servizio pubblico delle iniziative di istruzione e formazione, promosse da enti e privati”, come recitava il ministro G. Berlinguer (governo Prodi) nel suo disegno di Legge 2741. Un passo in avanti rispetto persino ai vecchi governi DC! Più che giustificati, quindi i versamenti da parte dello Stato, con cifre perlopiù costanti (riportiamo i dati riguardanti il 2008), destinati alla Chiesa: 972 milioni di euro per gli insegnanti di religione; quasi 600 milioni per le scuole cattoliche e i relativi buoni scuola; quasi 100 milioni per le Università cattoliche.
Una sessantina e più di milioni vanno inoltre all’Università Campus Bio-Medico per la parziale realizzazione di un policlinico universitario e il potenziamento della ricerca biomedica in Italia. Questa “opera apostolica della Prelatura dell’Opus Dei”, fedele al Magistero della Chiesa Cattolica, è “garante del valido fondamento del sapere umano, poiché l’autentico progresso scientifico non può mai entrare in opposizione con la Fede, giacché la ragione (che ha la capacità di riconoscere la verità) e la fede hanno origine nello stesso Dio, fonte di ogni verità”… Inoltre, il suo “personale docente e non docente, gli studenti e i frequentatori dell’Università […] considerano l’aborto procurato e la cosiddetta eutanasia come crimini in base alla legge naturale; […] ritiene inoltre inaccettabile l’uso della diagnostica prenatale con fini di interruzione della gravidanza ed ogni pratica, ricerca o sperimentazione che implichi la produzione, manipolazione o distruzione di embrioni […], riconoscono che la procreazione umana dipende da leggi iscritte dal Creatore nell’essere stesso dell’uomo e della donna, ed è sempre degna della più alta considerazione” (dalla Carta delle finalità).
Da parte sua e sfoderando il suo piffero (non quello delle serate bunga bunga…) l’Unto del Signore accusa i professori della scuola pubblica perché “inculcano valori diversi da quelle delle famiglie; c’è bisogno di educare liberamente i propri figli e quindi di non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato”. Mano al portafoglio, chi ancora ce l’ha, e si iscrivano i figli alle scuole private di preti e suore. Lo Stato accoglie riverente l’invito di papa Benedetto XVI per una educazione confessionale che sappia conformare al meglio cervelli e… anime. E così, mentre si sottraggono una decina di miliardi di euro alla scuola pubblica e si procede alla decimazione di insegnanti e al licenziamento di precari, si elargiscono milioni di euro alla suola privata. Non solo: la Regione Veneto – per contrastare la “deriva laicista”! – ha messo mano al portafoglio “pubblico” e ha donato una copia della Sacra Bibbia a tutti gli alunni, grazie ad una geniale “riflessione” del Presidente Zaia (Lega Nord), probabilmente ispirato dal dio Po….
Nel frattempo, gli strali papali si abbattono su chi attenterebbe “alla fede e alla retta ragione” favorendo nella scuola quella educazione sessuale che “minaccia la libertà religiosa delle famiglie”. L’ossessione sessuofobica della Chiesa è ben nota e non meraviglia affatto che le condanne e le proibizioni millenarie del piacere sessuale (uomo e donna, naturalmente, e agli omosessuali l’imperatore Giustiniano tagliava i genitali mentre Papa Gregorio XIII faceva frustare le cortigiane romane che osavano andare in carrozza…) abbiano avuto la loro parte nello spingere a pratiche dilaganti di malcelata pedofilia. E fra tanta morale cristiana sulla famiglia (e sulla donna “ausiliare”dell’uomo, come dice la Bibbia) nessuno sdegno ufficiale per chi di morale e di donne fa letteralmente scempio, nel contempo baciando servilmente le mani sia del papa romano (al quale sono offerti privilegi finanziari altamente rispettosi della… morale cattolica!) sia del noto satrapo libico, fino a ieri suo socio in affari. Che il Premier sia uomo di forte fede religiosa è confermato dalla costruzione di una personale cappella nella villa di Arcore. (Dopo tutto, quella particolare passione in frequentazioni e giochi sessuali sembra sia stata una prerogativa condivisa storicamente con altri grandi statisti: Walesa si divertiva a letto con adolescenti, Mitterand si divideva fra due famiglie, l’ex presidente d’Israele stuprava le segretarie…).
Considerazione conclusiva, in perfetta “logica” borghese: i soldi in mano allo Stato scarseggiano, quindi si taglia previdenza, sanità, istruzione. E se proprio la scuola pubblica va in degrado, meglio puntare su quella privata, se non altro in mano a fedeli e sicuri sostenitori del potere, religioso e laico… di sua Maestà il Capitale.

sabato 12 giugno 2010

GAZA, EGITTO BLOCCA NAVE ALGERINA CON AIUTI‏

Gaza, 12 giugno 2010, Nena News
L’Egitto continua a collaborare attivamente al blocco della Striscia di Gaza attuato da Israele negli ultimi tre anni.

Il quotidiano di Algeri «al Khabar» riferisce che le autorità del Cairo hanno impedito l’ingresso nelle acque territoriali di Gaza ad una nave algerina con a bordo sette tonnellate di medicine e due di latte in polvere, nonostante un accordo raggiunto tra il ministero degli esteri algerino e il governo egiziano. La nave ha quindi fatto rotta verso il porto egiziano di al-Arish. A bordo ci sono alcuni deputati, pacifisti e uomini d’affari!

Il dittatore egiziano Hosni Mubarak dopo l’uccisione di nove attivisti turchi della Freedom Flotilla da parte dei soldati israeliani lo scorso 31 maggio ha annunciato l’apertura a tempo indeterminato del valico di Rafah, tra Gaza ed Egitto.
Il Cairo però continua ad ostacolare i convogli diretti a Gaza e impedisce l’ingresso nella Striscia delle merci vietate da Israele, in particolare il cemento e i materiali per l’edilizia.
Intanto le proteste internazionali, seguite all’uccisione dei nove attivisti turchi, non hanno avuto alcun effetto concreto su Israele che continua ad attuare un blocco rigidissimo nei confronti di Gaza.

L’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi, ha comunicato che lo Stato ebraico ha concesso l'ingresso nella Striscia solo al 17 per cento del materiale necessario per completare due progetti edilizi - 151 appartamenti per sfollati a Khan Yunis - inanziati dalle Nazioni Unite. Per le costruzioni ha riferito l’Unrwa è stato autorizzato l'arrivo soltanto a 722 tonnellate di ghiaia e a 29 tonnellate di cemento. Riguardo la ricostruzione dell'ospedale al Quds, bombardato dalle forze armate israeliane durante l’offensiva «Piombo fuso» (dic 2008-gennaio 2009), Tel Aviv ha consentito l'ingresso soltanto di 20 tonnellate di cemento e quattro di acciaio. L'Onu ha precisato che da aprile in poi Israele ha consentito l’ingresso limitato di merci prima vietate: legname, alluminio, vestiti e scarpe.
red) Nena News.

lunedì 8 febbraio 2010

Foibe: Giornata del ricordo, o della falsificazione storica?‏


Oggi i fascisti - con l’appoggio di tutti i partiti, da destra a sinistra - parlano di migliaia e migliaia di persone gettate nelle cavità carsiche con l’unica colpa di essere italiani, parlano di genocidio degli italiani “brava gente”, intitolano piazze ai martiri delle foibe, descrivono le popolazioni slave come feroci barbari assetati di sangue, innalzano di anno in anno il numero dei morti includendo ormai qualsiasi persona sparita in quegli anni e in quelle terre, ripropongono costantemente l’immagine del soldato italiano umanitario vittima di un furore omicida. BALLE!

Uno sterminio etnico c’è stato, è vero: quello perpetrato dalle truppe italiane durante l’occupazione dei Balcani nella seconda guerra mondiale. Occupazione che ha comportato l’esodo di intere popolazioni, la deportazione e la morte di migliaia di persone nei campi di concentramento, le esecuzioni sommarie di civili, la distruzione di villaggi, la sostituzione pianificata delle popolazioni locali con coloni italiani. Un vero progetto di pulizia etnica attuato dal regime fascista e documentato dagli archivi militari.

Quando ricordiamo gli orrori della seconda guerra mondiale, sarebbe quantomeno onesto ricordare innanzitutto i crimini rimossi del colonialismo italiano.

Che le foibe – per come sono state presentate all’opinione pubblica (fiction, trasmissioni piene di imprecisioni, cifre a caso sparate da storici improvvisati) – siano un’astuta operazione propagandistica, lo sanno tutti coloro che ancora possono permettersi il lusso di riflettere e approfondire. Di più: che le foibe siano una bufala, una vendetta anti-partigiana consumata postuma sulle amnesie degli addetti ai lavori, lo sanno anche i fascisti.

La Giornata del Ricordo in onore delle “vittime delle foibe” è un’abile mossa politica, fondata sull’ignoranza, sull'isteria e sul fanatismo, sul negazionismo (in senso stretto: omettere gli orrori compiuti dai colonialisti fascisti in Jugoslavia e soffermarsi solo sulle conseguenze) e sulla menzogna. Per un giorno i fascisti potranno impunemente abbandonarsi all’apologia.

Noi comunisti saremo sempre qui, a ricordare a questa Italia smemorata, che nelle foibe finirono i fascisti e i collaborazionisti, i colpevoli diretti e indiretti di vent’anni di sopraffazione subita dalle popolazioni civili slovene, croate, istriane, dalmate. E che nessuna “emozione” di comodo potrà cancellare la vergogna del fascismo.

VIVA LA RESISTENZA ! ! !

VIVA I PARTIGIANI ITALIANI E JUGOSLAVI ! !

giovedì 3 dicembre 2009

Arrivati gli aerei spia a Sigonella. E ora?

La notizia è questa: SONO ARRIVATE A SIGONELLA LE TRUPPE ADDETTE AL CONTRLLO DEGLI AEREI SPIA GLOBAL HAWK e a breve avremo nei nostri cieli tali orrori della tecnologia: tanto sofisticati e complessi quanto insicuri, fragili e pericolosi.

«Questo tipo di ricognitori, concepiti appunto per missioni troppo rischiose per essere affidate a mezzi con a bordo degli esseri umani, nonostante tutte le misure di security di cui sono dotati i loro ricevitori di bordo, possono però essere interferiti da segnali elettronici capaci di penetrare nei loro sistemi di guida e controllo, in modo da causarne la distruzione», dice Dentesano (uno dei veterani dell’aeronautica militare e civile italiana, il comandante Renzo Dentesano, pilota per quarant’anni dell’Ami ed Alitalia, poi consulente del Registro aeronautico italiano e perito per diverse Procure della repubblica e studi legali in procedimenti relativi ad incidenti aerei).

Fondamentalmente la questione è questa:
- si tratta di veivoli fortemente sensibili a onde radio che possono interferire con i suoi sistemi
- tali aerei NON sono dotati di sistemi di sicurezza atti a evitare altri aerei civili con i quali potrebbero collidere
- le frequenze utilizzate per il controllo di tali mezzi vanno in sovrapposizione con le frequenze usate per comunicazioni riguardanti il controllo del traffico aereo civile.

Senza parlare ovviamente dell'uso che viene fatto di tali mezzi: spionaggio nei paesi di guerra, quei paesi invasi per portare la "democrazia occidentale" fatta di ruspe, carri armati, bombe intelligentissime. Ora tali paesi possono vantare anche di essere controllati da questi gioielli tecnologici.

NO ALLA COMPLICITà CON UN PAESE TERRORISTA CHE PORTA MORTE E FAME NEL MONDO

CONTRO L'ESPANSIONE E IL COLONIALISMO IMPERIALISTA AMERICANO: YANKEE GO HOME!

mercoledì 30 settembre 2009

La base NATO di Sigonella e i suoi effetti devastanti

Onde elettromagnetiche, residui radioattivi, cementificazione incontrollata, spese enormi dell’Italia

La quantità di informazioni da dare è molto vasta. Imposterò questo articolo in brevi paragrafi indipendenti l’uno dall’altro in modo da semplificare la lettura anche a chi non ha il tempo e/o la voglia di leggere tutto.

Voglio fin da ora dire che si tratta di informazioni davvero importanti e dal significato fondamentale per una vita cosciente nella nostra bella isola.
Informazioni sottovalutate da tutta la regione ma che descrivono gli enormi rischi ai quali ci sottopone il nostro stato e quello americano.

E iniziamo con una frase del giugno 2008 del ministro La Russa: -Faremo di Sigonella una delle più grandi basi di intelligence del mondo -

Cosa c’è nella base NATO di Sigonella: attualmente si trovano delle piste per l’atterraggio e il decollo di aeromobili (aerei ed elicotteri) da guerra. Mezzi quali i caccia bombardieri F-14 (ad esempio), i grandi elicotteri da guerra Apache, elicotteri e aerei per il trasporto di truppe e mezzi. Si trovano più di 4000 militari (4097 nel 2005) e si prevede saranno 4327 nel 2012. Si trovano armamenti di ogni genere (anche nucleari). Ricordiamo che nella base marina che si trova nel porto di Augusta transitano continuamente sottomarini a propulsione nucleare.

Cosa si prevede per il futuro? Sono numerosi i progetti: la costruzione a Niscemi di un sistema di antenne per lo spionaggio denominato MUOS (la descrizione più approfondita si rimanda a dopo); l’arrivo di 10 nuovi aerei telecomandati privi di pilota per lo spionaggio chiamati Global Hawks (si rimanda a dopo per altre informazioni); l’arrivo di 800 militari americani con le famiglie; la costruzione di nuovi villaggi per queste famiglie in zone di noto interesse paesaggistico e naturale.

Quali sono stati i pericoli fin ora causati dalle basi militari? Numerose le condizioni di pericolo per le popolazioni che vivono nei paesi vicini alla base (Augusta, Lentini, Palagonia, Motta Sant’Anastasia, Scordia, ecc. ecc.). Una serie di casi di leucemie e tumori –guarda caso l’incidenza più alta d’Italia- a Lentini dopo la caduta di un aereo militare USA zavorrato con uranio impoverito –sostanza altamente radioattiva-(precipitato nel 1984); è alta l'incidenza di tali casi specie nei bambini, tuttavia nessuno riesce o vuole dichiarare quali siano le cause e i fattori ambientali che provocano tali malattie (dato importante che i casi di leucemie sono iniziati nel ’94 a 10 anni dallo schianto dell’aereo, tempo caratteristico dell’uranio impoverito perché inizi a mostrare i suoi segni sugli umani). Numerosi sono stati nel tempo i casi di aerei ed elicotteri carichi di sostanze radioattive precipitati nelle nostre zone; ricordiamo che i sottomarini nucleari che stazionano ad Augusta hanno bisogno dell’uranio come fonte di energia e questo uranio da dove viene? Dalla base di Sigonella in elicottero! Senza di certo le protezioni che possono trovarsi in un reattore, sorvolando continuamente i nostri tetti. Infinita la lista di discariche abusive dove negli anni scorsi sono stati accumulati i residui bellici della base (io stesso a casa ho dei grandi tubi di plastica che erano usati per trasportare i missili!!!) di cui sconosciamo la natura; fatto sta che le nostre campagne sono state invase per anni da scorie di ogni tipo (e non si tratta solo di plastica ed amianto, ma di residui della costruzione e della messa in opera di esplosivi e quant’altro!)


Cos’è il MUOS? Il MUOS è un sistema di comunicazioni satellitari ultraforte che produce delle fortissime onde elettromagnetiche (onde UHF e EHF cioè Ultra ed Extremely High Frequency -onde ultra ed estremamente forti-) pericolosissime anche per la salute dell’uomo e di ogni forma di vita. Queste antenne interferiscono fortemente con i sistemi di controllo dell’aviazione civile e ciò vuol dire che non si ha idea di come si dovranno gestire i probabili danni causati da queste super onde elettromagnetiche al nostro aeroporto, il 3 d’Italia (basti pensare che al principio il MUOS doveva essere costruito a Sigonella ma lì avrebbe impedito le comunicazioni aeree e avrebbe potuto provocare la detonazione delle bombe presenti nell’area!). È fondamentale dire qualcosa sull’istallazione di questa immensa antenna: esistono altre 3 strutture identiche: in America (Norfolk), in una zona desolata del deserto australiano e nell’oceano pacifico (Wahiawa), tutte zone ben lontane dai grandi centri. In oltre è indispensabile dire che prima di proporre Niscemi per la costruzione di questa struttura, era stato proposto alla Spagna e alla Germania le quali hanno categoricamente rifiutato di ospitare questa tecnologia perchè pericolosa per l’uomo e anche per l’impossibile convivenza con gli aeroporti vicini. Così dove vengono a costruirla? A casa dei siciliani, noti per la loro ignoranza e per il disinteresse più totale ed infatti così è stato, stanno distruggendo le nostre campagne, i nostri campi e la nostra salute e noi non diciamo nulla!!!

Cosa sono gli aerei Global Hawks? Si tratta di velivoli dal peso di 13 tonnellate, senza pilota, densi di avanzatissime tecnologie (e quindi complessi e potenzialmente pericolosi per possibili malfunzionamenti) atti al controllo e allo spionaggio da grandi altitudini dei territori nemici con incredibile risoluzione delle immagini rubate. È uno strumento che porterà ad una forza ancora più schiacciante dell’America nei confronti dei paesi da colonizzare che verranno così schiacciati con minor sforzo. (Ricordiamo che oltre il MUOS e gli aerei spia Hawks verrà installato il sistema SIGINT –Signals Intelligence- per coordinare le informazioni e le comunicazioni estere, creando così dietro casa nostra il centro mondiale dello spionaggio americano!). In oltre è fondamentale dire che la presenza di questi aerei è assolutamente incompatibile con il traffico aereo sul nostro aeroporto di Fontanarossa la cui UNICA rotta passa esattamente sopra la base così ancora più affollata!

Cosa comporta l’arrivo di nuove truppe? La costruzione di nuovi villaggi! Ci mancavano anche i loro villaggi a deturpare le nostre zone già devastate dalla speculazione edilizia! E bene si, già ne esistono alcuni (villette a schiera orrende), ma vicino Niscemi il consiglio comunale ha cambiato le destinazioni d’uso dei terreni prima agricoli ora edificabili e hanno cambiato ben 2 piani regolatori in una sola notte per poter regalare agli americani le NOSTRE terre (in realtà, guarda caso di proprietà di Ciancio –monopolista della stampa di mezza Sicilia e di buona parte delle tv commerciali del sud Italia-), preparandosi a costruire in una zona di riserva naturale la nuova Gardaland del sud per i figli degli americani!

Conclusione: aggiungo poche cose ancora, vorrei ricordare che il 41% delle spese totali della base di Sigonella (come anche per la base marina di Augusta) è a carico dell’Italia! Ovvero con le nostre tasse anziché finanziare i servizi (scuole, ospedali e così via) finanziano le armi per uccidere migliaia di persone!!
Ricordiamo che tanti sono gli incidenti che rimangono segreti e che provocano dispersione di materiali fortemente pericolosi per noi e per i nostri figli!
In oltre è indispensabile sapere che l’esercito americano ha varato il cosiddetto piano Africom ovvero una più massiccia presenza americana nel continente africano. Ciò non attraverso la costruzione di basi nel paese da conquistare perché ciò potrebbe comportare reazioni dalle forti organizzazioni fondamentaliste, ma attraverso l’aumento ulteriore delle truppe nelle basi più vicine all’Africa (cioè Sigonella in primissimo luogo) pronte a rapidi trasferimenti nelle zone d’azione! Questo vuol dire che la nostra Sicilia nell’arco di pochi anni, senza che per il momento nessuno se ne renda conto, diventerà definitivamente una COLONIA AMERICANA DI GUERRA, MORTE E TERRORE!

IMPEGNAMOCI TUTTI PER DIFENDERE LA NOSTRA TERRA E LE TERRE SOTTOMESSE DALL'AMERICA!

NO AL COLONIALISMO AMERICANO!
NO ALLA SICILIA COME TERRA DI GUERRA E MORTE!
NO ALLA COMPLICITA’ CON UN PAESE ASSASSINO!
BASTA GUERRE ASSURDE CONTRO POPOLI OPPRESSI!