lunedì 8 febbraio 2010

Foibe: Giornata del ricordo, o della falsificazione storica?‏


Oggi i fascisti - con l’appoggio di tutti i partiti, da destra a sinistra - parlano di migliaia e migliaia di persone gettate nelle cavità carsiche con l’unica colpa di essere italiani, parlano di genocidio degli italiani “brava gente”, intitolano piazze ai martiri delle foibe, descrivono le popolazioni slave come feroci barbari assetati di sangue, innalzano di anno in anno il numero dei morti includendo ormai qualsiasi persona sparita in quegli anni e in quelle terre, ripropongono costantemente l’immagine del soldato italiano umanitario vittima di un furore omicida. BALLE!

Uno sterminio etnico c’è stato, è vero: quello perpetrato dalle truppe italiane durante l’occupazione dei Balcani nella seconda guerra mondiale. Occupazione che ha comportato l’esodo di intere popolazioni, la deportazione e la morte di migliaia di persone nei campi di concentramento, le esecuzioni sommarie di civili, la distruzione di villaggi, la sostituzione pianificata delle popolazioni locali con coloni italiani. Un vero progetto di pulizia etnica attuato dal regime fascista e documentato dagli archivi militari.

Quando ricordiamo gli orrori della seconda guerra mondiale, sarebbe quantomeno onesto ricordare innanzitutto i crimini rimossi del colonialismo italiano.

Che le foibe – per come sono state presentate all’opinione pubblica (fiction, trasmissioni piene di imprecisioni, cifre a caso sparate da storici improvvisati) – siano un’astuta operazione propagandistica, lo sanno tutti coloro che ancora possono permettersi il lusso di riflettere e approfondire. Di più: che le foibe siano una bufala, una vendetta anti-partigiana consumata postuma sulle amnesie degli addetti ai lavori, lo sanno anche i fascisti.

La Giornata del Ricordo in onore delle “vittime delle foibe” è un’abile mossa politica, fondata sull’ignoranza, sull'isteria e sul fanatismo, sul negazionismo (in senso stretto: omettere gli orrori compiuti dai colonialisti fascisti in Jugoslavia e soffermarsi solo sulle conseguenze) e sulla menzogna. Per un giorno i fascisti potranno impunemente abbandonarsi all’apologia.

Noi comunisti saremo sempre qui, a ricordare a questa Italia smemorata, che nelle foibe finirono i fascisti e i collaborazionisti, i colpevoli diretti e indiretti di vent’anni di sopraffazione subita dalle popolazioni civili slovene, croate, istriane, dalmate. E che nessuna “emozione” di comodo potrà cancellare la vergogna del fascismo.

VIVA LA RESISTENZA ! ! !

VIVA I PARTIGIANI ITALIANI E JUGOSLAVI ! !